Perdonando un torto ricevuto, si può cangiare un nemico in amico.— Silvio Pellico
Perdonando un torto ricevuto, si può cangiare un nemico in amico.
Chi ragion vuol tutta gelo Senza slanci, senza affetto, Tarpa l'ali all'intelletto, Non s'innalza fino al ver.
La disgrazia di non piangere è una delle più crudeli ne' sommi dolori.
L'uomo si reputa migliore, aborrendo gli altri.
Se Dio esiste, una conseguenza necessaria della sua giustizia è un'altra vita per l'uomo, che patì in un mondo così ingiusto.
La gratitudine è l'anima della religione, dell'amor filiale, dell'amore a quelli che ci amano, dell'amore alla società umana, dalla quale ci vengono tanta protezione e tante dolcezze.
Non sono perfetto. So che ho ancora cose su cui devo lavorare, e sto lavorando su di esse. Ci sono cose che ho fatto di cui non sono orgoglioso, soprattutto quando hanno causato dolore agli altri. Chiedo a Dio che mi perdoni.
A tavola perdonerei chiunque. Anche i miei parenti.
Il perdono non si può disinteressare di colui al quale è destinato.
Signore, perdona loro, perché sanno quello che fanno!
Il perdono è vano! ciò che è fatto è fatto, e ciò che non è fatto non è fatto!
Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura.
Errare è umano, perdonare è divino.
Solo i coraggiosi sanno come perdonare. Un vile non ha mai perdonato: non è nella sua natura.
Perdonami Padre poiché so quello che faccio.
Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono.