Quando entra in gioco il possesso delle cose terrene, è difficile che gli uomini ragionino secondo giustizia.— Umberto Eco
Quando entra in gioco il possesso delle cose terrene, è difficile che gli uomini ragionino secondo giustizia.
Non sono le notizie che fanno il giornale, ma il giornale che fa le notizie.
I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire.
Il suo silenzio era abbastanza eloquente.
Il mondo possibile della narrativa è l'unico universo in cui noi possiamo essere assolutamente sicuri di qualcosa, e che ci fornisce una idea molto forte di Verità.
La comicità è la percezione dell'opposto, del diverso; l'umorismo ne è il sentimento.
L'uomo, quanto più possiede, tanto meno si possiede.
Un uomo che non possiede che massime è come un ciclope il cui unico occhio è posto dietro al capo.
Di ciò che possediamo niente è necessario.
Quando l'appartenersi di una donna e di un uomo diventa possesso, allora si può essere perduti, perché si perde solo ciò che si possiede.
Ciò che possiedi di buono, ascrivilo agli dèi, non a te.
Chi può possedere in ispirito il mondo non si cura di possedere materialmente una minima parte di esso.
Colui che poco possiede è tanto meno posseduto.
Chi più possiede, più debbe temere di non perdere.
Il possesso disperde l'attrazione.