L'anima del piacere è nella ricerca del piacere stesso.
La nostra natura consiste nel movimento, la calma completa è la morte.
Ci sono dei vizi che vivono in noi soltanto per mezzo degli altri e che, tagliando il tronco, si tolgono via come rami.
Se tutti gli ebrei fossero stati convertiti da Gesù Cristo, avremmo solo testimoni sospetti. Ma se fossero stati sterminati, non avremmo nessun testimone.
Se vuoi che la gente pensi bene di te, non parlare bene di te stesso.
Pongo come un dato di fatto che se tutti gli uomini sapessero ciò che gli altri dicono di loro, non ci sarebbero che quattro amici nel mondo.
Niente può piacere con continuità, che non contenga in se stesso la ragione perché esso deve essere così, e non altrimenti.
Se tu pretendi e ti sforzi di piacere a tutti, finirà che non piacerai a nessuno.
Il piacere è l'unica cosa degna di essere vissuta: niente fa invecchiare quanto la felicità.
Non è certo il piacere che rende la vita degna di essere vissuta.
Non ci sarà mai cosa che possa piacere a tutti.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
Andate pure di continente in continente, di regno in regno, di ricchezza in ricchezza, di piacere in piacere: non troverete la felicità che cercate. La terra e quanto contiene non possono appagare un'anima immortale più di quanto un pizzico di farina, in bocca ad un affamato, possa saziarlo.
Il piacere è il più certo mezzo di conoscimento offertoci dalla Natura e colui il quale molto ha sofferto è men sapiente di colui il quale ha molto gioito.
L'impressione di piacere può rimanere tale fino a quando non si è certi di piacere soprattutto a sé stessi.