Ai lutti succedono presto o tardi eventi lieti, è legge della vita.— Italo Calvino
Ai lutti succedono presto o tardi eventi lieti, è legge della vita.
Il genere umano è una zona del vivente che va definita circoscrivendone i confini.
Ci dovrebbe essere un tempo nella vita adulta dedicato a rivisitare le letture più importanti della gioventù. Se i libri sono rimasti gli stessi noi siamo certamente cambiati, e l'incontro è un avvenimento del tutto nuovo.
Riconoscere sé stessi come individui può essere facile ma l'importante è riconoscere che sono individui anche gli altri.
L'altrove è uno specchio in negativo. Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà.
Il rischio che abbiamo corso è stato vivere: vivere sempre.
Il segreto credo che sia non pensare la morte è la fine, ma pensarla piuttosto come un modo molto efficace di ridurre le vostre spese.
È l'amore, non la ragione, che è più forte della morte.
Cristo in vicinanza della morte trema, piange, si abbandona alla disperazione. Socrate conversa serenamente con i suoi discepoli sull'immortalità.
Forse perché della fatal quïete tu sei l'immago a me sì cara vieni o Sera!
C'è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte.
Qualcuno va incontro alla morte pieno d'ira: solo chi vi si è preparato a lungo, ne accoglie lieto l'arrivo.
Nulla è da temere da uomo che pensi abitualmente alla morte.
Ascoltami: verso la morte sei spinto dal momento della nascita. Su questo e su pensieri del genere dobbiamo meditare, se vogliamo attendere serenamente quell'ultima ora che ci spaventa e ci rende inquiete tutte le altre.
Qualche volta si scopre che la morte è molto posteriore alla vera morte, come la vita, a sua volta, anteriore alla coscienza della vita.
Senza fede non potremmo accettare né concepire la morte.