Si hanno vent'anni dai quindici ai trent'anni.— Jules Renard
Si hanno vent'anni dai quindici ai trent'anni.
Quando si vuole baciare una donna frigida, si ha l'aria di voler rimuovere della neve.
Sono sicuro che un'umanità casta sarebbe infinitamente superiore.
Quanti attori sembrano naturali perché non hanno alcun talento?
Una cosa più spiacevole dell'arrivismo è l'esibizione della modestia.
Il talento è una questione di quantità. Talento non è scrivere una pagina, e scriverne trecento.
Tutto ciò che è ancora bello a trent'anni, è triste a cinquanta e grottesco a sessanta.
È fra i trenta e i trentuno anni che le donne vivono i dieci migliori anni della loro vita.
La seconda età ci toglie l'entusiasmo della prima e non ci dà la rassegnazione della terza.
Un uomo può avere due volte vent'anni, senz'averne quaranta.
L'uomo di natura calma e serena sente appena il peso dell'età; ma per chi è di opposta natura sono un greve fardello così la giovinezza come la vecchiaia.
Un uomo di sessanta può certi giorni sentirsi giovane. Una donna non vi riesce più nemmeno a cinquanta.
Che età felice quando un uomo può essere inattivo impunemente.
L'autoerotismo praticato da uomini sopra i cinquant'anni. Mogli imbruttite, scarsa capacità di tentare avventure, stimolazioni sessuali provenienti da un ambiente eccitante. Quello che un tempo era il problema dell'adolescenza divenuto il problema della maturità.
Quando hai ottant'anni hai probabilmente imparato tutto nella vita. Il problema è ricordarlo.
Che me ne faccio di vent'anni in più se poi è già da cinquanta che non riesco a trovare nessuno che non mi faccia cadere le braccia dalla disperazione e dalla noia entro venti minuti?