Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.
Non c'è posto per la fantasia, ch'è la figlia diletta della libertà.
Non si ha idea delle idee della gente senza idee.
L'ironia è il pudore della mia coscienza.
I nostri deputati leggono poco, si sente dal loro silenzio.
Alla storia non si chiede né il numero dei morti né il costo delle grandi imprese!
Quelli della generazione del sessantotto pensavano che la rivoluzione fosse un caffè istantaneo.
Le rivoluzioni costano carissime, richiedono immensi sacrifici e perlopiù finiscono in spaventose delusioni.
Ogni grande impresa richiede passione e la rivoluzione richiede passione e audacia in grandi dosi.
Gli inferiori si ribellano per poter essere uguali e gli uguali per poter essere superiori. È questo lo stato d'animo da cui nascono le rivoluzioni.
Colui che attende una rivoluzione sociale pura non la vedrà mai, egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera rivoluzione.
Le rivoluzioni distruggono tutto in un istante e non ricostruiscono se non col lungo avvenire.
La rivoluzione la intendo come una forza propulsiva, come il convergere di alcune situazioni storiche che determinano l'esplosione di tutte le valvole di sicurezza. La rivoluzione è un avvenimento che cambia il mondo.
Non sono gli uomini che guidano la rivoluzione, è la rivoluzione che guida gli uomini.
In una rivoluzione, se è vera, si vince o si muore.
Le rivoluzioni sono paragonabili ai letami più ributtanti che promuovono la crescita dei più bei vegetabili.
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