Le grandi virtù dei tedeschi hanno creato più mali di quanti vizi abbia mai creato l'odio.— Paul Valéry
Le grandi virtù dei tedeschi hanno creato più mali di quanti vizi abbia mai creato l'odio.
Il bisogno del nuovo è indice di stanchezza o di fragilità della mente, che reclama ciò che le manca. Non c'è nulla, infatti, che non sia nuovo.
L'essenza del classicismo è venire dopo. L'ordine presuppone un certo disordine che esso viene a sistemare.
Un uomo sano di mente è uno che tiene sotto chiave il pazzo interiore.
Noi siamo fatti per ignorare che non siamo liberi.
L'indifferenza è l'ottavo vizio capitale.
Età avanzata: Momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si possono ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere.
Quando i vizi ci abbandonano, ci lusinghiamo credendo di averli abbandonati noi.
Ma ne li vizi abominandi e brutti non pur gli altri adeguò, ma passò tutti.
Nei Paesi borghesi come in terra comunista l'"evasione dalla realtà" è deplorata in quanto vizio solitario, perversione debilitante e abietta. Tale "evasione" è la fugace visione di splendori perduti e la probabilità di un verdetto implacabile sulla società attuale.
È noto che il vizio paga omaggio alla virtù; cosa che noi definiamo ipocrisia.
Assieme alla lussuria, la gola è il vizio più confessabile. Nessuno si vanterà pubblicamente di essere invidioso, avaro, tracotante, iracondo, negligente. Ma nessuno si vergognerà di dire che va matto per le profiteroles.
La virtù sincera non abbandona chi l'ama; i vizi stessi di un uomo bennato possono concorrere alla sua gloria.
Io penso che i nostri vizi più grandi prendano la loro piega fin dalla nostra più tenera infanzia.
I rapporti con una gran quantità di persone sono deleteri: c'è sempre qualcuno che ci suggerisce un vizio o ce lo trasmette o ce lo attacca a nostra insaputa.