Lo stato è indubbiamente un patrimonio degli uomini d'affari.— Pietro Ellero
Lo stato è indubbiamente un patrimonio degli uomini d'affari.
Sebbene in ogni cosa tanto una persona valga quanti quattrini ha.
Scopo della vita il guadagno, per arricchirsi chi può, e chi non può per campare.
Perché ogni sorta di carità fomenta l'ozio e l'imprevidenza.
Solamente tra le morali e politiche lecita l'economia per ragioni facili a capirsi.
Le lettere e le arti, pur che rappresentino le cose reali cui c'intendiamo, trastulli permessi.
Finché esiste lo Stato non vi è libertà; quando si avrà libertà non vi sarà più Stato.
Ogni cuoco deve imparare a governare lo stato.
Lo Stato è la violenza sociale organizzata.
Lo Stato deve essere l'amministrazione di una grande azienda che si chiama patria appartenente a una grande associazione che si chiama nazione.
Lo Stato è il mediatore tra l'uomo e la libertà dell'uomo.
Lo Stato non professa un'etica, ma esercita un'azione politica.
Lo Stato è governato dalla feccia di tutte le carriere onorevoli.
La società è creata dai nostri bisogni; lo Stato dalla nostra cattiveria.
Lo Stato è, se correttamente amministrato, il fondamento della società, della cooperazione e della civiltà umane. Esso è lo strumento più benefico e utile negli sforzi dell'uomo per promuovere la felicità e il benessere umani. Ma è soltanto uno strumento e un mezzo, non il fine ultimo.