Il male è l'illimitato, ma non è l'infinito.— Simone Weil
Il male è l'illimitato, ma non è l'infinito.
Niente è meno istruttivo delle macchine.
Si può, volendo, riportare l'intera arte del vivere a un buon uso del linguaggio.
La gioia è la nostra fuga dal tempo.
Non è forse la massima sventura, quando si lotta contro Dio, quella di non essere vinti?
L'algebra e il denaro sono essenzialmente livellatori; la prima intellettualmente, l'altro effettivamente.
La non collaborazione al male è un obbligo come lo è la collaborazione al bene.
L'erbaccia è una pianta di cui non sono state ancora scoperte le virtù.
Si ha l'esperienza del male solo vietandoci di compierlo; o, se lo si è compiuto, pentendosene.
Tutti i mali sono uguali quando sono estremi.
In fondo è facile sopportare i propri mali, basta un po' di forza d'animo; i mali insopportabili sono quelli, spesso apparentemente ingiusti, che toccano agli altri.
Niente può essere un male quand'è secondo natura.
I mali che fuggi sono in te.
Nessuno, vedendo il male, lo preferisce, ma ne rimane ingannato, parendogli un bene rispetto al male peggiore.
Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto insieme alle loro ossa.
Il male non cresce mai così bene come quando ha un ideale davanti a sé.