Non dobbiamo aver paura che della paura.
In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali.
Di regola, gli uomini si preoccupano più di ciò che non possono vedere che di ciò che possono vedere.
L'uomo guerriero in tempo di pace combatte sé stesso.
Veni, vidi, vici.
Arrivare e non aver paura, questa è la meta ultima dell'uomo.
È sotto l'effetto della paura che si compiono i gesti più inammissibili.
La paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza.
La timidezza è un meccanismo di difesa contro il pericolo di venir respinti nell'incontro, di venir svalutati dal rifiuto.
La paura c'è e satura quotidianamente l'esistenza umana, mentre la deregulation planetaria penetra fin nelle sue fondamenta e i baluardi difensivi della società civile cadono in pezzi.
L'unica cosa di cui aver paura è la paura.
La paura è l'infelicità, ma non perciò il coraggio è la felicità, è invece mancanza di paura, non coraggio, il quale forse richiede più che energia.
La paura è una delle emozioni più importanti che l'uomo possa provare.
Ci sono molte cose che butteremmo via volentieri, se non temessimo che qualcun altro le raccogliesse.
L'assenza di paura è il primo requisito della spiritualità. I codardi non possono mai essere morali.