L'invidia, la bile dell'anima.— Socrate
L'invidia, la bile dell'anima.
Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire.
L'ignoranza è l'origine di tutti i mali.
Il temere la morte altro non è che parere sapienti senza esserlo, cioè a dire credere di sapere ciò che si ignora; poiché nessuno sa se la morte, che l'uomo teme come se conoscesse già che è il maggiore di tutti i mali, non sia invece per essere il più gran bene.
Non dalla ricchezza deriva la virtù, ma dalla virtù la ricchezza e ogni altro bene.
Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l'ignoranza.
Il potere piace proprio perché suscita invidia.
Alla resa dei conti, non c'è vizio che nuoccia tanto alla felicità dell'uomo come l'invidia.
L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine.
Ogni qual volta che un amico ha successo una piccola parte di me muore.
Guardatevi da coloro che si indignano con facilità dal momento che l'indignazione è separata dalla indegnità solo attraverso il velo sottile dell'invidia.
Il primo peccato del diavolo è stata l'invidia, scaturita dal fatto di sapere che il Verbo si sarebbe incarnato.
Sola la miseria è senza invidia nelle cose presenti.
L'invidia è il tormento dell'impotenza.
Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.