Merito. Le qualità che dimostrano il nostro buon diritto a ottenere ciò che qualcun altro si prende.— Ambrose Bierce
Merito. Le qualità che dimostrano il nostro buon diritto a ottenere ciò che qualcun altro si prende.
Devozione. Leggera forma di aberrazione mentale provocata da cause diverse; in amore da un surplus di pressione sanguigna; in materia religiosa da dispepsia cronica.
Pianoforte. Utensile da salotto, molto usato per castigare il visitatore impenitente. Lo si mette in funzione premendo sui tasti e deprimendo il morale degli ascoltatori.
Irreligiosità: La più diffusa fra tutte le grandi religioni della terra.
Pazienza. Forma minore di disperazione, travestita da nobile virtù.
Ipocrita (s.m.). Dicesi di persona che, professando virtù che non rispetta, si procura il vantaggio di trasformarsi, agli occhi di tutti, in ciò che più disprezza.
Il mondo ricompensa più spesso le apparenze del merito che il merito stesso.
Riuscivo appena a muovermi, per via del corsetto e del cerone sul viso. Norman Mailer, una volta, ha scritto che quando ero giovane ero il più bell'uomo che mai si fosse visto. Grazie tante! Era tutto merito del trucco di "Quarto potere".
Merito (s.m.). Le qualità che dimostrano il nostro buon diritto a ottenere ciò che qualcun altro si prende.
Se qualcuno ti resta accanto nei momenti peggiori, allora merita di essere con te nei momenti migliori.
Non sono né la Lollobrigida, né Marylin, non merito tante attenzioni, sebbene spesso abbia anch'io un bel culo!
Sono convinto che un capo debba avere l'umiltà di accettare pubblicamente la responsabilità degli errori dei subordinati che ha scelto e che, del pari, debba riconoscere pubblicamente il merito dei loro successi.
Il suo merito più significativo, quello che, forse, costituisce un «unicum» nell'ampio ventaglio delle culture mondiali e che le ha consentito più volte di risorgere dalle proprie rovine quando pareva condannata a morte certa, è stata la capacità di fare autocritica.
La gelosia è un goffo omaggio che l'inferiorità rende al merito.
A vedere la cura che le convenzioni sociali sembrano dedicare nello scartare il merito da tutte le cariche, dove esso potrebbe essere utile alla società, ed esaminando la lega degli sciocchi contro gli uomini d'ingegno, sembra di assistere a una congiura di servi per scacciare i padroni.
Perché il merito è segno di civiltà, oltre che di equità. Premiare chi merita significa riconoscere le persone per quello che valgono, per il loro impegno e non per la loro estrazione sociale.