Che zitella divento, se mi manca il coraggio di amare la morte!— Arthur Rimbaud
Che zitella divento, se mi manca il coraggio di amare la morte!
La morte, raggiungila con tutti i tuoi appetiti, e il tuo egoismo e tutti i peccati capitali.
Quando hai diciassette anni non fai veramente sul serio.
L'ardore dell'estate fu affidato a uccelli muti e l'indolenza richiesta a una barca di lutti senza prezzo attraverso anse di amori morti e profumi estenuati.
La vita è la farsa che dobbiamo recitare tutti.
La morte raggiunge anche l'uomo che fugge.
Ogni mattina e ogni sera dovremmo continuamente pensare alla morte, sentendoci già morti da sempre; in tal modo, saremo liberi di muoverci in ogni situazione.
Davanti a un feretro ci ricordiamo solo le cose buone e vediamo solo ciò che ci garba.
Il bene che si dirà di noi dopo la nostra morte ci consolerà del male che si sarebbe detto della nostra vita se fosse durata troppo a lungo.
Se ci siamo noi la morte non c'è, quando noi non ci siamo più non c'è più neanche la morte.
Morte e Sonno gemelli.
Il mio primo film era così brutto, che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.
La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.
Il sonno è amore di morte, l'insonnia paura di morte.
È morto col sorriso sulle labbra. Altrui.