Il pubblico è una bestia feroce: bisogna incatenarlo oppure fuggire.— Voltaire
Il pubblico è una bestia feroce: bisogna incatenarlo oppure fuggire.
Il sentimento di giustizia è così universalmente connaturato all'umanità da sembrare indipendente da ogni legge, partito o religione.
Ma nulla è più stimabile di un medico che, dopo aver studiato fin dalla sua giovinezza la natura, conosce le proprietà del corpo umano, le malattie che lo assalgono, i rimedi che gli daranno beneficio, ed esercita la sua arte con cautela, e presta uguale attenzione ai ricchi ed ai poveri.
Lo amavo come si ama per la prima volta, con idolatria, con passione.
Guai a quelli che fanno traduzioni letterali, e traducendo ogni parola snervano il significato. È ben questo il caso di dire che la lettera uccide e lo spirito vivifica.
Io posseggo una dignità e una potenza, che l'ignoranza e la credulità mi hanno procurata, io cammino sulle teste degli uomini prosternati ai miei piedi; se essi si rialzano e mi guardano in faccia io sono perduto. Bisogna dunque che io li tenga curvi a terra con catene di ferro.
Il pubblico è il più vigliacco dei vigliacchi, perché ha paura di se stesso.
Il pubblico rispetto al genio è un orologio che ritarda.
Il pubblico è meravigliosamente tollerante. Perdona tutto fuorché il genio.
Di rado il pubblico perdona due volte.
Non sempre il pubblico sbaglia, anche se sbaglia quasi sempre.
Anche se girassi un film su Cenerentola, il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella carrozza.
Il miglior pubblico che io abbia mai avuto non faceva il minimo rumore alla fine del mio spettacolo.
Il pubblico non sa mai quello che vuole, ma solo ciò che non vuole.
Il pubblico è una vecchia. Lasciatela borbottare.
Il pubblico non ha vergogna né gratitudine.