Il pubblico è una bestia feroce: bisogna incatenarlo oppure fuggire.
Disapprovo quel che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.
L'eresia è il frutto di un po' di scienza e d'ozio.
Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura.
Sezioniamo mosche - disse lo scienziato - misuriamo meridiani, accumuliamo cifre; e siamo d'accordo su due o tre argomenti che comprendiamo, ma discutiamo su due o tre mila che non comprendiamo per nulla.
Nelle città che sembrano goder la pace, e dove fioriscono l'arti, gli uomini son divorati da più gare, più pensieri, e più inquietudini, che una città assediata non prova fiamme; le tristezze secrete sono ancor più crudeli che le miserie pubbliche.
Il pubblico non sa mai quello che vuole, ma solo ciò che non vuole.
Il pubblico non ha vergogna né gratitudine.
Il pubblico è il più vigliacco dei vigliacchi, perché ha paura di se stesso.
Anche se girassi un film su Cenerentola, il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella carrozza.
Il pubblico è una vecchia. Lasciatela borbottare.
Non sempre il pubblico sbaglia, anche se sbaglia quasi sempre.
Non esiste animale più meschino, stupido codardo, miserabile, egoista, malevolo, invidioso, ingrato del Pubblico. È il più vigliacco dei vigliacchi, perché ha paura di sé stesso.
Il pubblico prima vuol capire, poi sentire.
Il miglior pubblico che io abbia mai avuto non faceva il minimo rumore alla fine del mio spettacolo.