sceneggiatore, scrittore, giornalista, umorista, critico cinematografico e drammaturgo italiano
Sono offeso da come va il mondo dalla volgarità delle masse.
Spesso la donna italiana è cuoca in salotto, puttana in cucina e signora a letto.
Un giovane, va incontro alla vita: cioè, è la vita che da dietro lo spinge.
Un giorno il fascismo sarà curato con la psicoanalisi.
Una donna che fugge attira l'inseguitore, anzi lo crea.
Una volta credevo che il contrario di una verità fosse l'errore e il contrario di un errore fosse la verità. Oggi una verità può avere per contrario un'altra verità altrettanto valida, e l'errore un altro errore.
Vivere è diventato un esercizio burocratico.
Vivere a Roma è un modo di perdere la vita.
Dopo ogni viaggio, in cui mi sono illuso di interessarmi di qualcosa, di capire, di arricchirmi, mi accorgo che sono affondato di un altro centimetro nelle sabbie mobili. Non bisogna muoversi.
Il traffico ha reso impossibile l'adulterio nelle ore di punta.
Per gli italiani l'inferno è quel posto ove si sta con le donne nude e con i diavoli ci si mette d'accordo.
L'evo moderno è finito. Comincia il medioevo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato.
La situazione politica in Italia è grave ma non è seria.
Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta.
A vent'anni si tenta la poesia, a cinquanta si pensa che bisognava insistere.
I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
La stupidità ha fatto progressi enormi. È un sole che non si può più guardare fissamente. Grazie ai mezzi di comunicazione, non è più nemmeno la stessa, si nutre di altri miti, si vende moltissimo, ha ridicolizzato il buon senso, spande il terrore intorno a sé.
Viaggiare è come tenere i rubinetti aperti e vedere il tempo che va via, sprecato, liquido, intrattenibile.
Ci sono molti modi di arrivare. Il migliore è quello di non partire.
Quando l'uomo non ha più freddo, fame e paura, è scontento.